Definire cosa sia "Storia" è stato nel tempo oggetto di infinita discussione, e occasione per gli storici di ogni epoca per insistere, a ragione o a torto non spetta certo a questa sede deciderlo, ora su taluni aspetti, ora su tal altri della vita politica, religiosa e sociale di coloro che hanno calcato la scena di questo mondo prima di noi.
Cosa sia storia per l'uomo comune è poi definizione ancora più sfuggente, poichè la valutazione soggettiva e le personali idee di ciascuno portano alcuni a prediligere aspetti che altri trascurerebbero e viceversa.
Ciò che invece è facile affermare, a prescindere da tali considerazioni e indipendentemente dal periodo storico considerato, è che la conoscenza della storia passata è fondamentale per la comprensione delle radici, culturali e non solo, di ognuno e che può servire da superbo strumento di analisi dell'oggi, in quanto erede delle ere precedenti, e di esse evoluzione.

E' con questo spirito che è nata DE RERUM HISTORIA, una pubblicazione di 4 numeri all'anno contenente articoli a carattere storico-culturale scritti dai Soci e diffusa all'interno e all'esterno dell'Associazione.
La pubblicazione ha visto la luce con la volontà di far conoscere la storia sotto tutti i punti di vista, dall'arte alla società, dalla strategia militare all'abbigliamento, passando per la descrizione dei personaggi di primo piano e della vita dei loro umili servitori, per giungere non solo alla conoscenza fine a se stessa, ma per fornire anche risposte a coloro i quali, non paghi di informazioni, se così possiamo definirle, "immateriali", desiderassero spingersi nel delicato campo della ricostruzione della storia, o di piccole porzioni di essa.

In quanto prodotto all'interno della Associazione Culturale Società dei Vai, DE RERUM HISTORIA ha la grande fortuna di poter fondere nelle sue pagine le due tendenze, troppo spesso erroneamente viste come antagoniste, della ricerca storica e della rievocazione storica, che invece traggono l'una dall'altra linfa e incentivo reciproci, tendendo entrambe al continuo perfezionamento delle nostre conoscenze riguardo a chi fossimo nelle ere passate.
Perchè, ne siamo convinti, solamente in questo modo è possibile comprendere con pienezza chi siamo ora.

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